mercoledì, giugno 22, 2005

Arte in mostra

A Milano :
“Alice nel Castello delle meraviglie. Il mondo fuori forma e fuori tempo nell’arte italiana del Novecento”
26 maggio-18 settembre

L’opera letteraria del matematico e scrittore inglese Reverendo Charles Dodgson, alias Lewis Carrol, pubblicata per la prima volta nel 1865, fa da sfondo alla mostra del Castello sforzesco di Milano, all’interno di un percorso espositivo in cui lo spettatore si trova catapultato in un mondo fantastico, costituito dagli universi artistici di alcuni fra i maggiori interpreti dell’arte italiana del Novecento. Come nel meraviglioso mondo della fiaba dove nulla è davvero o solo ciò che sembra, gli otto ambienti predisposti a ospitare le quarantaquattro opere in mostra seguono i dodici capitoli della storia. La fine della storia, è segnata dal risveglio della fanciulla e, in mostra, dalla superficie specchiante di Michelangelo Pistoletto che propone al visitatore un passaggio obbligato da una dimensione magica a una reale, o, se si vuole, il ritorno allo sfasamento spazio-temporale e alla percezione di una realtà dove tutto è possibile. Lo specchio rappresenta anche in arte una dimensione magica: permette di introdurre nell’opera la realtà circostante cambiandone ogni volta l’apparenza. Lo spettatore, come Alice che gioca ad entrare nel mondo al di là dello specchio, può entrare ed uscire a piacere nell’opera di Pistoletto. Filo conduttore della storia è il coniglio bianco che corre in continuazione ripetendo ossessivamente di avere fretta, passando in tal modo dal tempo accelerato rappresentato nei modi più diversi dai futuristi, al tempo incantato e alla rigidità delle opere metafisiche. Gli interventi in mostra rispecchiano inoltre i sorprendenti ingrandimenti e rimpicciolimenti che Alice subisce durante il suo viaggio: dal mondo extralarge delle opere di Mimmo Paladino, Marco Gastini, Giulio Turcato, Alighiero Boetti, ai capolavori in miniatura di Mario Sironi, Umberto Boccioni, Giorgio Morandi, Lucio Fontana, Giacomo Balla, per arrivare alla realtà trasfigurata del mondo dell’arte, dove ogni artista ha il potere di decidere quale valore dare alle cose.
Simpatica!!! Da visitare...

 


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